Palazzo Farnese

Sorto negli anni 50-60 del Cinquecento per volere della duchessa Margherita d’Austria ai margini della città verso nord, separato dal nucleo abitativo, il palazzo comunica ancora oggi un senso di maestosa severità.
L’incarico di costruire la nuova residenza fu inizialmente affidato all’architetto urbinate Francesco Paciotto (1521-1591).

La prolungata assenza dell’architetto, e i problemi legati all’impossibilità di utilizzare le antiche fondamenta, suggerirono ai duchi di rivolgersi ad un altro architetto, legato alla casata farnese, Jacopo Barozzi detto il Vignola (1507-1573), che aveva già lavorato alla villa di Caprarola, commissionata dal cardinale Alessandro Farnese (1520-1589).

Alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, dopo anni di abbandono e di uso improprio, si crearono le condizioni per procedere al recupero del monumentale palazzo vignolesco e della cittadella viscontea, ridotti in condizioni di estremo degrado, per farne la sede delle raccolte artistiche e storiche piacentine.

Per raggiungere questi obiettivi nacque, nel 1965, l’Ente per il restauro e l’utilizzazione di Palazzo Farnese.
Nel 1976 il complesso farnesiano, ancora di proprietà demaniale, venne concesso in deposito al Comune di Piacenza che lo destinò a sede dei Musei Civici. La prima sezione dei Musei fu inaugurata nel 1988; la struttura museale crebbe negli anni successivi fino ad ospitare le attuali sezioni.

All’inizio degli anni ’90 le sale del primo piano furono rese pienamente idonee ad accogliere le collezioni artistiche della pinacoteca, e fu effettuato il restauro della Cappella Ducale, dei locali del piano seminterrato, dell’edificio aggettante nel cortile, delle facciate esterne del Palazzo. Fu inoltre rifatta la pavimentazione del grande cortile, di indubbio pregio architettonico.
Alla fine del 2014 il Palazzo è diventato di proprietà comunale; il lavoro di tutela del complesso architettonico continua tutt’ora.

Clicca per la storia della location

Sorto negli anni 50-60 del Cinquecento per volere della duchessa Margherita d'Austria ai margini della città verso nord, separato dal nucleo abitativo, il palazzo comunica ancora oggi un senso di maestosa severità.
L’incarico di costruire la nuova residenza fu inizialmente affidato all’architetto urbinate Francesco Paciotto (1521-1591).

La prolungata assenza dell’architetto, e i problemi legati all’impossibilità di utilizzare le antiche fondamenta, suggerirono ai duchi di rivolgersi ad un altro architetto, legato alla casata farnese, Jacopo Barozzi detto il Vignola (1507-1573), che aveva già lavorato alla villa di Caprarola, commissionata dal cardinale Alessandro Farnese (1520-1589).

Alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, dopo anni di abbandono e di uso improprio, si crearono le condizioni per procedere al recupero del monumentale palazzo vignolesco e della cittadella viscontea, ridotti in condizioni di estremo degrado, per farne la sede delle raccolte artistiche e storiche piacentine.

Per raggiungere questi obiettivi nacque, nel 1965, l’Ente per il restauro e l’utilizzazione di Palazzo Farnese.
Nel 1976 il complesso farnesiano, ancora di proprietà demaniale, venne concesso in deposito al Comune di Piacenza che lo destinò a sede dei Musei Civici. La prima sezione dei Musei fu inaugurata nel 1988; la struttura museale crebbe negli anni successivi fino ad ospitare le attuali sezioni.

All’inizio degli anni ’90 le sale del primo piano furono rese pienamente idonee ad accogliere le collezioni artistiche della pinacoteca, e fu effettuato il restauro della Cappella Ducale, dei locali del piano seminterrato, dell’edificio aggettante nel cortile, delle facciate esterne del Palazzo. Fu inoltre rifatta la pavimentazione del grande cortile, di indubbio pregio architettonico.
Alla fine del 2014 il Palazzo è diventato di proprietà comunale; il lavoro di tutela del complesso architettonico continua tutt’ora.

Ex Caserma Cantore

La Ex Caserma Cantore
Stradone Farnese 39, Piacenza

I chiostri dell’ex caserma Cantore, lungo lo Stradone Farnese, accanto all’ex chiesa di Sant’Agostino, sono il nuovo spazio per l’estate culturale che si apre quest’anno alla città grazie al supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

L’affascinante complesso rinascimentale a giugno sarà teatro di un cartellone di sei concerti e spettacoli e per tutta l’estate ospiterà l’edizione 2024 del tradizionale “Cinema sotto le stelle”, a cura di Arci e Cinemaniaci.

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La ex Caserma Cantore
Stradone Farnese 39, Piacenza

I chiostri dell’ex caserma Cantore, lungo lo Stradone Farnese, accanto all’ex chiesa di Sant’Agostino, sono il nuovo spazio per l’estate culturale che si apre quest’anno alla città grazie al supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

L’affascinante complesso rinascimentale a giugno sarà teatro di un cartellone di sei concerti e spettacoli e per tutta l’estate ospiterà l’edizione 2024 del tradizionale “Cinema sotto le stelle”, a cura di Arci e Cinemaniaci.